Uno degli itinerari in barca più belli e ammirati in tutto il mondo è quello che tocca il Golfo di Napoli e si snoda lungo la Costiera Amalfitana. Se volete vivere l’esperienza di una crociera alla scoperta delle coste italiane che più ci invidiano, su uno degli yacht a noleggio da Napoli a Salerno proposti da Equinoxe Yachts, ecco cinque suggerimenti imperdibili per rendere la vostra vacanza ancora più unica.
Ischia, Capri, Procida e ancora Amalfi, Positano e Sorrento, per citare alcuni degli splendidi luoghi che si possono visitare in una crociera nel Mediterraneo a bordo di una delle barche proposte da Equinoxe Yachts. Il Golfo di Napoli e la Costiera Amalfitana, del resto, sono le mete più ambite dai crocieristi di tutto il mondo. Noleggiare uno yacht da Napoli a Salerno può diventare un’esperienza ancora più indimenticabile se, alla navigazione in un mare splendido, si aggiungono visite a borghi che sono la culla delle tradizioni del Belpaese, dove si coglie l’essenza del made in Italy in ogni attività che si sceglie di intraprendere. Dallo shopping ai percorsi gastronomici fino alle escursioni storico-culturali.
1 ARTIGIANATO DI QUALITÀ DA COMPRARE E PORTARE A CASA
Se il made in Italy spopola nel campo della moda e del lifestyle, è anche grazie alle tradizioni artigianali ancora ben radicate nel nostro Paese. I borghi delle isole del Golfo di Napoli e della Costiera Amalfitana vantano decine di piccoli negozi di artigianato locale che attirano i turisti di tutto il mondo. Dall’abbigliamento ai prodotti enogastronomici locali fino alle ceramiche artistiche, c’è solo l’imbarazzo della scelta.
A Capri, per esempio, è d’obbligo una tappa da Cuccurullo, re indiscusso dei sandali in cuoio. La storica bottega si trova in Marina Grande e dal 1950 crea su misura la calzatura caprese per eccellenza. Accanto ai più glamour sandali gioiello, non mancano i modelli classici, amati anche da Jackie Kennedy.
Un souvenir tipico di Capri è la famosa campanella di San Michele. La leggenda narra che il santo apparve sull’isola a un pastorello sull’orlo di un burrone: lo salvò e gli regalò la campanella che aveva al collo dicendogli di seguirne sempre il tintinnio per evitare i pericoli. Da quel giorno il bimbo non ebbe più problemi e la campanella divenne simbolo di felicità: oggi è un portafortuna e si dice che a ogni suo rintocco un desiderio si avveri. La campanella si può acquistare sia come ciondolo nella storica gioielleria Pierino sia in terracotta in uno dei numerosi negozi che costellano le stradine dell’isola.
Positano, invece, è sinonimo di moda. I celebri capi di abbigliamento che hanno conquistato anche attori e dive di Hollywood nascono in realtà da una storia di intraprendenza. Per soddisfare le esigenze dei turisti che spesso, arrivando dalla città, non indossavano un abbigliamento adatto alla vita di mare, i commercianti locali iniziarono a improvvisare e vendere camicioni, maglie e pantaloni realizzati con i tessuti a disposizione, compresi antichi corredi di famiglia. Trasformarono così lenzuola ricamate a mano e vecchi centrini fatti all’uncinetto in eleganti abiti da sera. Ora la “moda di Positano” è sbarcata in tutto il mondo, ma la si trova anche nelle tante boutique del paese, come la celebre Antica Sartoria Positano.
E come dimenticare le ceramiche? A Vietri sul Mare alla Ceramica Artistica Solimene si trovano stoviglie e rivestimenti interamente lavorati e decorati a mano secondo una tradizione che risale al ’400.
2 ESPERIENZE GASTRONOMICHE DA SOGNO
Il Meridione di Italia è terra di Rinascimento gastronomico e la cucina partenopea, si sa, è anche la più “copiata”. Basta pensare alla pizza, di cui sono in tanti a vantare la paternità. Ma è inutile girarvi intorno: se dite pizza, dite Napoli. Tanto che questo piatto tradizionale secondo l’Unesco fa parte della lista dei patrimoni culturali intangibili dell’umanità. Non è pensabile, quindi, andare a Napoli senza assaggiarla. Tra le pizzerie da provare, segnaliamo Ciro a Mergellina e Da Ciro, entrambi ottimi esponenti nella ristorazione della scuola “dei Ciro”. In particolare, Da Ciro è attivo sin dal 1850 e da allora è simbolo di eccellenza e qualità delle materie prime. Per chi predilige la pizza fritta, invece, è d’obbligo una sosta da Antica Pizza Fritta da Zia Esterina Sorbillo, dove si può gustare la pizza della vera tradizione napoletana, preparata con impasti innovativi e leggeri, o nelle nuove e originali varianti. E non a caso il nome della pizzeria è un omaggio a Esterina, perché è antica usanza che la pizza fritta venga preparata dalle donne, dato l’impasto morbido.
A Capri imperdibile il tramonto che si può godere seduti a tavola sulla terrazza affacciata sul Golfo di Napoli del ristorante Mammà, a pochi passi dalla famosa Piazzetta. Un panorama mozzafiato, all’altezza della cucina dello chef stellato Salvatore La Ragione, che utilizza solo prodotti freschi della terra per una ristorazione sostenibile a basso impatto ambientale (non a caso il ristorante non ha celle frigorifere né congelatori).
A Ischia, invece, segnaliamo Daní Maison, dove lo chef Nino Di Costanzo prepara sei percorsi degustazione differenti, per un viaggio nel gusto a 360°.
Ma la cucina italiana è amata nel mondo soprattutto per i prodotti utilizzati, e in queste zone non mancano le eccellenze. A partire dai limoni di Sorrento, noti anche come “Ovali di Sorrento”, viste la forma e le dimensioni medio-gradi, e per la buccia particolarmente profumata, ricca di oli essenziali. Nel borgo marinaro di Cetara, invece, famoso anche per la bellissima Torre che domina il paesaggio, potete assaggiare e acquistare la tipica colatura di alici. Presidio Slow Food, è una salsa liquida di colore ambrato che si ottiene dalla maturazione delle alici sotto sale e si usa per condire spaghetti o linguine. Sono questi due piatti, infatti, i protagonisti indiscussi delle tavole delle famiglie locali e si possono gustare anche alla trattoria Al Convento, un locale non lussuoso ma completamente autentico, con una terrazza sobria che domina la costiera.
3 UN TUFFO NELLA CULTURA
Hanno un mare fantastico e un panorama difficile da dimenticare, ma le località che popolano le isole del Golfo di Napoli e che si snodano lungo la Costiera Amalfitana non sono da meno in fatto di cultura.
I percorsi culturali possibili sono moltissimi, noi ne abbiamo selezionati alcuni. Partendo dalla stessa Napoli: i suoi simboli indiscussi – oltre ovviamente al Vesuvio – sono il Maschio Angioino, fortezza medievale ora sede museale, e il Castel Dell’Ovo, il castello più antico della città che deve il proprio nome a una leggenda secondo cui il poeta Virgilio, considerato anche mago, nascose nelle segrete un uovo che preservasse l’edificio: la sua rottura avrebbe provocato il crollo del castello e catastrofi in città. Si racconta addirittura che nel XIV secolo il castello subì ingenti danni e, per evitare il panico, la regina Giovanna I dovette giurare di aver sostituito l’uovo. Da visitare anche la Reggia di Capodimonte, palazzo reale con annesso un bellissimo parco che fu residenza storica dei Borbone, nonché dei Savoia, e che oggi ospita il Museo Nazionale di Capodimonte di arte antica e contemporanea.
In Costiera, merita una visita Ravello, soprannominata la Città della Musica. In estate è d’obbligo assistere ad almeno un concerto del Ravello Festival, famoso in tutto il mondo, che si tiene ogni anno nell’incantevole scenario di Villa Rufolo oppure presso l’auditorium Oscar Niemeyer. Sempre a Ravello rimarrete stregati dalla bellezza di Villa Cimbrone e dei suoi giardini (aperti al pubblico anche se ormai la villa è un prestigioso hotel di charme), un vero e proprio balcone naturale noto per i busti in marmo del XVIII secolo che lo decorano – insieme a statue, fontane, epigrafi, tempietti e grotte naturali – e per il chiostro in stile arabo-siculo-normanno.
Per gli appassionati di architettura, suggeriamo una visita a Salerno, città che sta vivendo una vera e propria rinascita culturale e architettonica. Qui nel 2016 è stata inaugurata la Stazione Marittima, disegnata da Zaha Hadid: una sorta di ostrica, con guscio solido e asimmetrico, che si ispira all’antico rapporto della città con il mare e allo stesso tempo crea nuovi collegamenti, mettendo in relazione la tradizione marinara di Salerno con il suo centro storico e il suo territorio.
4 LA BELLEZZA DELL’ENTROTERRA
Non solo mare. Quando si naviga in acque meravigliose, è duro scendere sulla terraferma e visitare l’entroterra, ma spesso ne vale la pena. Iniziate magari da un borgo che si affaccia sul mare, per rendere il distacco meno duro. Amalfi, per esempio, può essere un ottimo punto di partenza. Comune di origine romana, fu una delle antiche Repubbliche Marinare e contava su una potente flotta navale, sia militare sia mercantile. Il monumento per eccellenza è il Duomo di Sant’Andrea, che fa parte del complesso della cattedrale di Amalfi: costruito nel X secolo, custodisce diverse opere d’arte e vanta un bellissimo campanile romanico. Ma il paese ha anche una natura protoindustriale: nella cosiddetta Valle dei Mulini sorgevano i mulini che alimentavano le fabbriche per la produzione della pregiatissima “carta amalfitana” o carta a mano, amata anche da Federico II e realizzata con processi tecnologici appresi dal mondo arabo e contestualizzati. Una realtà che si può conoscere nel Museo della Carta.
Per una vera e propria immersione nella storia, però, bisogna arrivare alle città di Pompei ed Ercolano, sepolte dall’eruzione del Vesuvio del 79 d.C. Un tour nei due siti archeologici è un’occasione imperdibile che riporta i visitatori in un’epoca lontana, dove la vita sembra non essersi mai fermata; vi si possono ammirare papiri miracolosamente preservati, suppellettili, edifici, affreschi, mosaici e case abbandonate dagli abitanti proprio durante l’eruzione.
Per un’esperienza più estrema, infine, consigliamo una gita nel Parco Nazionale del Vesuvio, costituito da nove sentieri che permettono camminate per 54 chilometri. Il vulcano offre una visita impareggiabile sul Golfo di Napoli oltre che sulla rigogliosa macchia mediterranea, caratterizzata da diverse specie di arbusti, piante e fiori, tra cui splendide orchidee e naturalmente la ginestra, decantata anche dal poeta Giacomo Leopardi.
5 CONSIGLI PER BAGNI INDIMENTICABILI
È molto difficile fare una selezione tra le baie paradisiache e le grotte naturali da segnalare in questo itinerario da sogno: quindi, abbiamo chiesto aiuto a Massimo Marci, capitano di Myra nonché grande esperto del Sud Italia. Il suo caicco di 30 metri è una delle imbarcazioni a vela proposte da Equinoxe Yachts per crociere tra il Golfo di Napoli e la Costiera Amalfitana.
Iniziando dalle isole, a Procida non si può prescindere da soste nelle due belle rade sul versante sud: Corricella, un borgo di pescatori costellato di casette colorate e piccoli ristoranti, e Chiaiolella, famosa per il suo mare limpido. A Ischia da non perdere la baia di Cartaromana, con il suo imponente castello aragonese e che si affaccia sulla riserva naturale dell’isola di Vivara. Ma Ischia è per antonomasia l’isola delle terme e quindi, se i venti da Nord-Ovest lo consentono, è d’obbligo fermarsi a Citara, che affaccia sui Giardini Poseidon – tra i più grandi stabilimenti termali di europa –, e nella Baia di San Montano, dove si trova Negombo, uno dei parchi idrotermali più importanti dell’isola. A Capri, infine, in alternativa alla bellissima Marina Piccola, con i Faraglioni e la Grotta Azzurra sempre più presi d’assalto dai turisti, Marci consiglia l’altrettanto splendida Grotta di Matermania, una suggestiva caverna dove 2000 anni fa venivano eseguiti rituali per il culto del dio Mitra e della dea Cibele.
Lungo la costa, invece, vale una sosta lo scoglio della Tartaruga, tra Seiano e Vico Equense, da dove la mattina si gode di una luce splendida. Navigando fino a Sorrento, si arriva a Marina Grande, dove il capitano Marci suggerisce di fermarsi di fronte a Villa Pane, una delle ville più antiche di queste zone, come testimoniano i tanti pezzi archeologici che si trovano nel lussureggiante giardino. Navigando verso Nerano, ombelico della storia gastronomica campana, non perdetevi un bagno nelle acque dell’arcipelago Li Galli, dove si entra in contatto diretto con la natura. D’obbligo poi godere dal mare della spettacolare rada di Positano, con sosta nella baia di Capo di Conca, e di quella di Amalfi.
A seguire, la spiaggia del Cavallo Morto – tra Capo d’Orso e Maiori – e Vietri.
Avvertenza: «In quest’ultimo tratto della Costiera si deve navigare molto lentamente, per cogliere ogni minimo dettaglio», parola di capitano.
Scoprite le proposte di Equinoxe per yacht a noleggio da Napoli a Salerno
Barche a vela
Myra
Myra by Ege Yat
29.87 m – 12 ospiti – 6 cabine
Kaskazi Four
Kaskazi Four by Lagoon
18.90 m – 10 ospiti – 5 cabine
Barche a motore
Blue Lady
Blue Lady by Rossato
26.60 m – 8 ospiti – 4 cabine
Noi Toy
Noi Toy by Toy Marine
20.70 m fuori tutto, 6 ospiti, 3 cabine