Le Maldive in barca

Sembrava dovessero scomparire, inghiottite dall’oceano Indiano, e invece le Maldive, nate dal fuoco dei vulcani sottomarini 60 milioni di anni fa, sono ancora una meta da sogno cui pensare per una crociera. A quasi cinquant’anni dall’arrivo del turismo (soprattutto italiano, tedesco e inglese), sbarcare in questi atolli, infatti, vuol dire davvero tuffarsi in un mondo d’incanto preservato nel tempo. Ecco l’esperienza di una cliente che ha visitato le Maldive in barca con Equinoxe Yachts.

«Le Maldive in barca sono un desiderio che può diventare realtà. Lo abbiamo constatato di persona navigando con una coppia di amici a bordo del dhoni Stella 2, barca tradizionale maldiviana che Equinoxe Yachts ci ha proposto orientandoci su una crociera alle Maldive lo scorso anno. Sogno cercato e realizzato. Ad accoglierci abbiamo trovato un cielo stellato sopra un mare turchino, un’imbarcazione del luogo bellissima e un equipaggio di locali di rara gentilezza. Ci siamo confrontati con il limite dell’abisso e la barriera corallina, il celeste delle lagune, il blu cobalto dell’oceano che circonda e avvolge tutto e il suo rigenerante suono.

 

Lo squalo balena

Ma, soprattutto, abbiamo pinneggiato insieme al più grande pesce del mondo, lo squalo balena, che in questo arcipelago vive e si riproduce serafico e che non è difficile incontrare facendo snorkeling. Davvero un sogno. Esperienze da bucket list, assolutamente da fare prima o poi nella vita. Non è stato difficile emozionarsi davanti al colosso sottomarino incontrato in una delle immersioni della nostra vacanza per visitare le Maldive in barca. La sua bocca è larga un metro e mezzo e quando la apre diventa tonda come un ombrellone, procede concentrato anche se gli nuoti a un metro di distanza impegnatissimo a bilanciarsi con le pinne – come ci ha spiegato la nostra guida subacquea – altrimenti, con i suoi 40.000 chili per 12 metri di corpo a pallini bianchi, si ribalterebbe pancia in su come una barca scuffiata e nessuno, neppure Nemo in persona, riuscirebbe a rimetterlo dritto.
Da solo, l’incontro con il gigante degli oceani fra gli anelli corallini della Maldive è valso il viaggio della vita in quest’arcipelago. Parlando da amanti della vacanza in barca (siamo dei repeters quasi seriali), le Maldive ed Equinoxe Yachts ci hanno dato tutto quello che cercavamo: esclusività, qualità dei servizi a bordo e gentilezza facendoci provare una vera maldivian experience con l’equipaggio del dhoni Stella 2, unica e affascinante; anche per i nostri figli, che l’hanno vissuta come una vacanza avventura da “pirati” delle Maldive e che sono certa ricorderanno.

 

I dhoni maldiviani

Visitare le Maldive in barca e farlo su questo dhoni tradizionale (unica barca local delle Maldive, costruita sul posto da artigiani del luogo, insieme alla sorella Stella 1) significa fare una crociera a stretto contatto con il mare, senza perdere lo charme eco-chic che si vive a terra nei resort e spa che puntellano le isole: dal servizio di bordo, alla ricercata cucina che delizia le giornate degli ospiti, c’è tutto il desiderabile.
Il plus dei dhoni Stella 1 e 2 è inoltre il fatto che non viene proposta la formula “all inclusive” uguale per tutti. Al momento della prenotazione, infatti, ci è stato inviato un passanger form, su cui indicare le nostre preferenze, dalla cucina al noleggio dell’attrezzatura subacquea, dalla pesca alla scelta dell’atollo che si vuole visitare, fino al tipo di vino che si desidera degustare, in modo da preparare la barca a misura di ogni singolo ospite. È una prassi di accoglienza consolidata, ma sono gli unici a offrirla alle Maldive.
L’opposto delle safariboat, ossia delle classiche vacanze dedicate a un pubblico prettamente subacqueo, come ci ha subito spiegato Max Molteni, che ha dato vita al progetto dei Dhoni Stella 1 e 2 nel 2006, dopo aver fatto il direttore d’albergo alle Maldive per 15 anni.
L’idea è nata per sopperire a una mancanza del charter maldiviano dedicato per anni solo ai sub e per offrire charter di lusso rivolti a chi da una vacanza in barca alle Maldive cerca relax, comfort e unicità, ci ha raccontato Max Molteni sul posto. Partendo dal disegno delle barche tradizionali del luogo (i dhoni) hanno realizzato una barca tipica maldiviana con cabine per 4-6 ospiti massimo (con un rapporto ospiti-equipaggio di uno a uno) e i servizi di una barca moderna. Così è nato Stella2, l’imbarcazione su cui abbiamo navigato trattati con guanti di velluto: 23 metri e mezzo di barca tutti da godere con un’area prendisole-lounge e una zona dining a prua ben ventilata, dove si passa la maggior parte della crociera quando non si è in acqua con pinne e maschera o in cabina.
Siamo stati bene e torneremo di certo a visitare le Maldive in barca: abbiamo vissuto il mare vero, senza attraccare ai porti, lontani da ancoraggi affollati e con attenzioni davvero uniche nelle immersioni e durante le altre attività “nautiche” che ci sono state proposte, dal surf d’onda allo snorkeling fino alla pesca. Questo grazie al fatto che navigavamo su un’imbarcazione locale con un esperto equipaggio del posto, grazie al numero di ospiti accolti (volutamente contenuto) e, non ultimo, alla consulenza di Equinoxe Yachts che ci ha guidati nella scelta di questa crociera alle Maldive davvero indimenticabile.

 

La stagione da scegliere

La stagione migliore per visitare le Maldive in barca è quella che va da Natale a Pasqua, ma noi abbiamo preferito andare a marzo perché abbiamo un figlio che ama il surf da onda e per questo sport il periodo ideale va appunto da marzo fino ai primi di novembre. Qualche scroscio d’acqua in più, comunque, non ci ha rovinato la vacanza, che è stata idilliaca per noi e per i nostri ragazzi.
Le Maldive stanno diventando, infatti, una destinazione molto rinomata anche per il surf da onda e Stella 1 e 2 navigano per scelta gli atolli meno frequentati per offrire non solo la barca, ma anche qualche onda in esclusiva.
Sapevamo già da Equinoxe, e poi abbiamo avuto modo di leggerlo anche sulla Maldives Cruising Guide (scritta da Max Molteni e di cui vengono omaggiati tutti gli ospiti di Stella 1 e 2), che le Maldive sono battute da monsoni stagionali: uno secco da Natale a Pasqua, che spira dal continente indiano con venti da NE generalmente abbastanza blandi e che venendo dal continente più freddo (in India è inverno) sono più freschi e quindi più piacevoli a livello di temperature e ventilazione e con meno probabilità di piogge. Succede il contrario, invece, durante il monsone umido, che va da aprile a dicembre e spira da SW: i venti vanno verso la penisola indiana e arrivano dall’oceano ricchi di umidità e di precipitazioni. Ciò non toglie, però, che si possano vivere bellissime giornate su Stella 1 e 2, che infatti non fermano mai la loro attività di charter, e anzi spingono per provare i diversi periodi dell’anno per visitare le Maldive in barca.
Noi abbiamo optato per una crociera di una settimana, ma si possono fare anche due settimane consecutive o scegliere pacchetti con un minimo di tre notti a bordo di Stella 1 e 2. Questi dhoni sono anche gli unici alle Maldive che offrono la possibilità di combinare alcuni giorni a bordo con altri in resort.

 

L’equipaggio

Abbiamo scoperto che il 40 per cento degli ospiti di Stella 1 e 2 sono repeters come noi e tornano quasi tutti gli anni perché a bordo si sentono ormai a casa, conoscendo ormai bene l’equipaggio (lo stesso da 11 anni) con cui è facile creare legami di amicizia.
I ragazzi dell’équipe, comandante compreso, sono tutti marinai maldiviani, tranne gli chef che sono originari dello Sri Lanka. La cucina proposta è molto flessibile e ricercata: un mix di piatti locali e italiani tailor made cucinati in base al passanger form che si invia prima dell’inizio della vacanza, per trovare a bordo tutto quel che si desidera.
Gli chef provengono da resort top level e hanno un’ottima esperienza alle spalle oltre a una grande inventiva: a bordo viene servita una colazione semi-buffet – formula usata anche a pranzo –, mentre alla sera viene preparata una cena tradizionale con quattro portate. Vi è anche la possibilità di cenare in un resort a terra, così come scendere dalla barca per un massaggio in una spa da sogno. Come abbiamo fatto noi, perché qui davvero ogni desiderio può essere esaudito.

 

Le immersioni

Anche l’esperienza delle immersioni è da non perdere: immergersi con la propria guida ha un valore unico rispetto a farlo durante un safariboat, dove si divide una guida fra 20 persone; i prezzi dei dhoni, inoltre, restano comunque competitivi se paragonati a ciò che offrono le barche per i subacquei.
Il mare resta il fattore che fa la differenza quando si visitano le Maldive in barca: è davvero bellissimo e la possibilità di muoversi in maniera indipendente su questi “piccoli” dhoni regala l’esclusività di vedere i posti migliori, di cercare gli atolli più particolari e meno battuti e di arrivare in the middle of nowhere, nel blu dipinto di blu.»

[A. G., ospite di Stella 2]

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